Teatro

La RAI celebra il ‘68

La RAI  celebra il ‘68

Non tutti gli anni sono uguali , alcuni sembrano più fortunati di altri : si registrano meno disastri naturali , le guerre sembrano trovare un momento di pausa , il progresso culturale, economico, sociale e scientifico registra un sostanziale incremento in qualche parte del mondo. Il 1968 forse è stato uno di questi nel quale grandi movimenti di massa socialmente disomogenei (operai, studenti e gruppi etnici minoritari) e formati per aggregazione spesso spontanea, attraversarono quasi tutti i paesi del mondo. Il movimento nacque qualche anno prima ma raggiunse il suo culmine nel 1968 , percorrendo tutto il mondo occidentale (Europa e Stati Uniti ) con un vasto schieramento di studenti e operai che presero posizione contro l'ideologia dell'allora nuova società dei consumi , che proponeva il valore del denaro e del mercato nel mondo capitalista come punto centrale della vita sociale. Con la loro carica contestativa sembrarono far vacillare governi e sistemi politici in nome di una trasformazione radicale della società. Negli Stati Uniti la protesta giovanile si schierò in particolare contro la guerra del Vietnam , ma anche alcune popolazioni del blocco orientale si sollevarono per denunciare la mancanza di libertà e l'invadenza della burocrazia di partito , gravissimo problema sia dell'URSS che dei paesi detti ‘satelliti ‘. Si generò un clima di “ contestazione generale “ nel quale ogni principio di autorità veniva considerato un nemico da abbattere , per questo motivo nelle scuole gli studenti contestavano i professori, la cultura ufficiale , il sistema scolastico considerato classista mentre nelle fabbriche gli operai rifiutavano l'organizzazione del lavoro e i principi dello sviluppo capitalistico che mettevano in primo piano il profitto. Anche la famiglia tradizionale venne scossa dal rifiuto dell'autorità dei genitori e del conformismo dei ruoli. Facevano il loro esordio nuovi movimenti che mettevano in discussione le discriminazioni in base al sesso (con la nascita del femminismo e del movimento di liberazione omosessuale) e alla razza. Anche in Cina nel 1968 la ‘ rivoluzione culturale ‘, partita da gruppi di studenti universitari che protestavano contro i privilegi culturali ancora presenti nella società cinese, raggiunse un livello critico e tutto il sistema di potere di questo paese venne completamente trasformato. In tante altre zone del mondo , Italia compresa , il movimento trovò , alimentato da situazioni economiche ,politiche ,culturali contingenti , motivi di acuta espressione ,ma gli obiettivi comuni ai diversi movimenti furono la riorganizzazione della società sulla base de lprincipio di uguaglianza , il rinnovamento della politica in nome della partecipazione di tutti alle decisioni, l'eliminazione di ogni forma di oppressione sociale e di discriminazione razziale e l'estirpazione della guerra come forma di relazione tra gli stati. Il Sessantotto è stato un movimento sociale e politico ancora oggi controverso: molti sostengono che sia stato il movimento che ci ha portato ad un mondo "utopicamente" migliore e molti altri sostengono invece il contrario ovvero che sia stato un movimento che ha spaccato e distrutto la moralità e la stabilità politica mondiale . Questo movimento è stato forse la prima espressione comune planetaria ed in quegli anni il mondo artistico , con tutte le proprie multiformi manifestazioni , ha contribuito con canzoni , films , poesie , ecc. a diffondere il profumo del nuovo : oggi ( 2008 ) sono passati esattamente quaranta anni ed è tempo di bilanci e nostalgie. Per tutto il 2008 RaiSat Cinema , il canale Rai diretto da Carlo Freccero , propone “ ’68 :vivi la tua vita “ una rassegna che ogni martedì sera alle 21 celebrerà il quarantennale dell’evento proponendo la visione di due film. I titoli dei film proposti nel mese di febbraio sono : ‘ Cinque pezzi facili ‘ di Bob Rafelson con Jack Nicholson ; ‘ Knightriders ‘ di George Romero ; ‘ Soldato blu ‘ di Ralph Nelson ; ‘ L’amante perduta di Jacques Demy ; ‘Bob & Carol & Ted & Alice ‘ di Paul Mazursky ; ‘ Darling ‘ di John Schlesinger ; ‘ I giardini di pietra ‘ di F.F. Coppola . Una proposta che stuzzica la memoria ed il cuore degli attuali sessantenni desiderosi di riassaporare un pezzo della loro gioventù , ma anche una curiosità che , spero, incollerà per qualche ora al televisore giovani e meno giovani che non hanno vissuto quella esperienza , ma che servirà loro , a comprendere meglio alcuni aspetti della attuale società. Perché tutto ha un principio ed il 2008 è iniziato dal ’68.